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Polo strategico nazionale, offerta finale per Leonardo, Cdp, Tim e Sogei

Un passo in avanti verso la digitalizzazione della PA. È stata presentata dalla cordata formata da Leonardo, Cdp, Tim e Sogei l’offerta finale per creare il Polo strategico nazionale. Un’operazione che vale 900 milioni di euro garantiti dal Pnrr. Qui tutti i dettagli

 

Nuovi passi avanti verso il cloud nazionale che servirà alla PA. È stata presentata l’offerta finale per la realizzazione del Polo strategico nazionale da parte della cordata pubblico privata formata da Leonardo, Tim, insieme alle partecipate del ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), Cassa depositi e prestiti (Cdp) – attraverso la sua controllata Cdp Equity – e Sogei, azienda italiana che opera nel settore Ict. La compagine ha presentato l’offerta nella cornice della gara europea per l’affidamento della progettazione, realizzazione e gestione dell’infrastruttura che si occuperà di fornire i servizi cloud per la Pubblica Amministrazione. Il Psn verrà finanziato con i fondi europei del Pnrr per un valore di 900 milioni di euro.

La tabella di marcia

L’operazione parte dal presupposto di garantire una maggiore sicurezza e autonomia tecnologica per l’Italia, dal momento che nell’infrastruttura transiteranno i dati e servizi critici di tutte le amministrazioni centrali (circa 200), delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti). D’altronde la digitalizzazione della PA è una delle missioni primarie del Pnrr. L’obiettivo è quello di supportare le amministrazioni nel passaggio a soluzioni cloud, secondo il principio del cloud first. La tabella di marcia prevede di portare circa il 75% delle PA nazionali a utilizzare servizi in cloud entro il 2026.

L’offerta

Tale offerta segue la proposta di finanza di progetto a iniziativa privata presentata dallo stesso gruppo di enti a fine settembre 2021, e che è stata selezionata il 27 dicembre scorso dal dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, guidato dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao. Qualora la compagine si aggiudicasse la gara, secondo l’offerta, verrà costituita una joint venture tra i membri della cordata stessa sotto forma di società per azioni. L’obiettivo è di assicurare una maggior efficienza e affidabilità dei dati per i servizi cloud della PA.

Le proposte presentate

Il bando per la realizzazione del Psn è stato pubblicato il 28 gennaio 2022 e la proposta per la creazione del Polo, su cui si basa la gara, è stata individuata dal Dipartimento per la trasformazione digitale a dicembre 2021 secondo il modello di partenariato pubblico privato. Il Dipartimento già a dicembre aveva riferito di avere ricevuto ed esaminato tre proposte di Partenariato pubblico privato (oltre a quella vincente in esame, quella di Almaviva e Aruba e quella di Engineering e Fastweb) e di avere scelto – con il supporto degli esperti del Dipartimento e del ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, di un advisor finanziario, delle competenti strutture della presidenza del Consiglio e degli esperti dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza – la proposta di questo raggruppamento di imprese perché quella che rispecchia pienamente e in misura del tutto soddisfacente i requisiti espressi nella policy Cloud Italia presentata lo scorso 7 settembre.


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